“IL SIGNORE MI DONÒ DEI FRATELLI”
Fraternità fondamento del bene comune
Fr. Domenico Paoletti
La conversione a un’economia fraterna sempre più si rivela fondamentale per la sopravvivenza e costituisce, al tempo stesso, una grande opportunità per tutte le economie: crescere in una globalizzazione in cui è essenziale il ruolo regolatore degli Stati e delle società che generano ricchezza al servizio del bene comune. È urgente reagire contro una globalizzazione incontrollata, ora crollata sotto gli attacchi del COVID-19, e contro ogni chiuso ed egoistico sovranismo di ritorno. Papa Francesco ha messo la parola fraternità al centro del suo magistero. Il tema scelto per la sua prima Giornata Mondiale per la Pace (2014) era significativamente La fraternità, fondamento e via per la pace, quindi metodo necessario ed urgente per superare la “cultura dello scarto” e promuovere la “cultura dell’incontro”; per realizzare un mondo più giusto e paci – fico. La mancanza di fraternità tra persone e popoli è la causa della povertà e delle guerre. Il papa invita a scoprire e valorizzare i vincoli fraterni che col – legano le persone e i popoli tra loro, nella fiducia profonda che l’uomo ha bisogno ed è capace di qualcosa in più rispetto alla massimizzazione del proprio interesse individuale. Tutti possiamo costatare che i tre fondamentali della Rivoluzione francese (liberté – égalité – fraternité) non si sono ancora inverati in una visione umana integrale perché dai tre è stata di fatto rimossa appunto la fraternità: perciò libertà e uguaglianza restano, per così dire, senza casa. Francesco d’Assisi, riconoscendo Dio come Padre di tutti, scopre con gioia che siamo tutti fratelli in un abbraccio cosmico “cum tucte le creature”. La fraternità vera, fondata sulla stessa origine e chiamata alla stessa vocazione comunionale, suppone e promuove l’unità del gene – re umano, l’uguaglianza dei suoi membri senza esclusione, perché tutti figli e fratelli, e la libertà nella verità che è amore. Se domandassimo “dove abita l’uomo?”, Francesco d’Assisi risponderebbe che la sua dimora è la fraternità. In sintonia con il pensiero contemporaneo, potremmo tradurre la categoria fraternità come relazionalità. Oggi la riflessione antropologica attenta al mistero dell’uomo, pone al centro la relazione interpersonale, 22 23 anzi intersoggettiva: la persona non viene più definita solo come essere razionale o sostanza, ma come “es – sere in relazione”. Se la verità della persona umana è la relazione, allora la fraternità ne è la casa. La fraternità è l’unità dei diversi cioè l’unità plurale, intuizione geniale e incompiuta del cristianesimo che Francesco ha messo al centro della sua identità relazionale: “mai senza l’altro”. Paradossalmente, e veramente, l’unico assoluto è il relativo della relazione, tanto che la relazionalità è il trascendentale, ossia la dimensione costitutiva dell’intera realtà: dalle particelle subatomiche, agli atomi, alle cellule, alle molecole, agli organismi, alle persone, ai popoli, dal microcosmo al macrocosmo ritroviamo una legge, una logica della relazionalità che conduce alla fraternità in progress. È la scuola francescana a dare alla parola fraternità il significato che ha conservato lungo i secoli, integrando ed esaltando il concetto di solidarietà al centro della stessa dottrina sociale della Chiesa. Infatti, mentre la solidarietà è il principio di organizzazione della società che consente ai diseguali di diventare uguali, il principio di fraternità consente agli uguali di essere diversi; la fraternità promuove la comunione tra le persone, che sono uguali per dignità e diritti, riconoscendo e favorendo l’espressione della diversità/alterità, dinamica della comunione. Una società fraterna è sempre solidale, mentre una società solidale non è necessariamente fraterna. Una società senza il principio di fraternità non ha futuro perché non basta il “dare per avere”, occorre riconoscere la logica del dono che è proprio della fraternità e di ogni vera accoglienza. L’attuale pandemia da CO – VID-19 ha reso più urgente la necessità di un cambiamento di paradigma a misura d’uomo, in coerenza con il principio di fraternità evangelica accentuato da Francesco d’Assisi nella ‘forma’ della minorità codice e verità della relazione fraterna.