Europa: la sfida della maturità

Che cosa è la Lettera mensile? Molto semplicemente lo sguardo, sperabilmente abbastanza oggettivo, di un osservatore su realtà politiche che gli pare debbano essere seguite con attenzione. Buona lettura!

Pensare l’impensabile: pensare la pace

“Pensare l’impensabile” in tempi di guerra significa pensare la pace. Se solo poche settimane fa, l’impensabile era la guerra, oggi, dopo tre settimane di guerra, facciamo tutti difficoltà ad immaginare un futuro di pace, eppure non possiamo desistere dal farlo.

Tagliare gli artigli al “principe”

Il nuovo modello di autorità politica che superi l’attuale ordine statuale presume come principio ordinatore la sussidiarietà, in continuità con il processo d’integrazione europea fin qui svolto

Un’Europa scristianizzata è ancora Europa?

Per concludere, un ammonimento di Antonio Rosmini: «Chi non è padrone di sé, è facilmente occupabile». E una cartolina a Bruxelles con un pensiero di Goethe: «Nulla è più funesto dell’ignoranza attiva!»

L’Europa fra Atene e Gerusalemme di papa Ratzinger

Ratzinger ci ricorda che compito del cristiano in politica non è “di innalzare il ‘regno’”, ma di andargli incontro “con l’opera della giustizia e dell’amore”. In breve, edificare istituzioni che favoriscano il possibile consenso sul legittimo dissenso, una definizione di democrazia che ci metta al riparo dalla tentazione del serpente di voler prendere il posto di Dio

Un confronto su cristianesimo ed Europa

Carlo Marsonet Quantità quasi mai è sinonimo di qualità. A confermare questa tesi è un recente agile volumetto scritto a quattro mani da Danilo Breschi e Flavio Felice: Ciò che è vivo e ciò che è morto del Dio cristiano (Rubbettino 2021, pp. 106, € 13). I due autori, infatti, danno vita in poche ma…

La missione di Draghi tra debito buono e debito cattivo

Per cogliere le opportunità del Next Generation EU serviranno altresì riforme strutturali in grado di garantire l’allineamento tra il nostro ordine giuridico-politico e quello giuridico-economico europeo, perché, come ha affermato lo stesso Draghi, non c’è Europa senza Italia, e fuori dall’Europa c’è poca Italia. È questa la direzione della sostenibilità del debito pubblico nella prospettiva dell’economia sociale di mercato, invocata dallo stesso Draghi e da sempre al cuore della Dottrina sociale della Chiesa. Sostenibilità del debito ed economia sociale di mercato da intendersi come elementi centrali della nostra struttura costituzionale, sulla scia di due padri della Repubblica: Luigi Sturzo e Luigi Einaudi. È solo su questo terreno che potrà avviarsi quel necessario processo di riallineamento competitivo in grado di creare le condizioni per uno sviluppo che sia umano ovvero integrale e, per tale ragione, pienamente economico.

Il patto economico fra generazioni

“Avvenire”, 11 giugno 2019 Flavio Felice È da una vicenda narrata in The Merchant of Venice di William Shakespeare che Massimo Baldi coglie un aspetto problematico del rapporto tra politica ed economia, avendo come riferimento i valori della libertà e della responsabilità. Si confrontano due modelli socio-economici in conflitto; uno aristocratico, orientato ai valori tradizionali,…

Economisti ed Europa. Un rapporto virtuoso

Una versione ridotta è  stata pubblicata da “Avvenire”, il 22 maggio 2019 Flavio Felice L’essenza del libro di Antonio Magliulo: “Gli economisti e la costruzione dell’Europa”, è tutta racchiusa nelle righe finali della postfazione: «domandarsi come la cultura economica, scaturita dalla sistematica riflessione degli economisti, abbia influito sulla nascita e lo sviluppo dell’Europa». Quella narrata…

Dario Antiseri e l’Europa di Francesco

Flavio Felice “Avvenire”, 9 maggio 2019 «Oggi abbiamo davanti agli occhi l’immagine di un’Europa ferita, per le tante prove del passato, ma anche per le crisi del presente, che non sembra più capace di fronteggiare con la vitalità ed energia di un tempo». Con queste parole di Papa Francesco, il filosofo Dario Antiseri introduce il…

Una moneta libera contro il sovranismo

Flavio Felice “Avvenire”, 9 Novembre 2018 «Le monete nazionali non sono inevitabili o desiderabili». È questo uno dei titoli più eloquenti di un paragrafo del volume dell’economista austriaco Friedrich August von Hayek, premio Nobel per l’economia nel 1974, da poco riedito per i tipi della Rubbettino, che esprime al massimo grado la posizione anti sovranista…