Resta solo da sperare che tanta ricchezza non vada dispersa dal tempo o dilapidata negli slogan, ma anzi custodita e trafficata ed è quello che cerchiamo di fare con il Sergio Lanza Research Group del Centro Studi Tocqueville-Acton
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Cristianesimo e governance democratica
Sul “Corriere della Sera” dello scorso 2 dicembre, Ernesto Galli della Loggia ha avanzato alcune osservazioni a proposito del ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo e delle criticità che la sua azione ha incontrato in alcuni tornanti storici cruciali. Ne sono seguiti i preziosi interventi, da prospettive e con profondità diverse, di Paolo Asolan, Maurizio Serio e Markus Krienke, che sono stati ospitati sul sito del Centro studi Tocqueville-Acton.
Protagonisti non sudditi. il ruolo dei laici di fronte al rischio dell’irrilevanza del Cristianesimo
Partiamo intanto dall’idea che non c’è assolutamente nulla di grave nel fatto che la Chiesa o i preti non siano stati definiti “assolutamente rilevanti” o “indispensabili”. Esattamente ciò è stato chiamato da Galli della Loggia «crisi gravissima» e Forte lo accetta con preoccupante tranquillità. Invece la Chiesa dovrebbe trovare un modo per gestire questa nuova situazione e per riproporre l’autenticità della fede nella società, e anche con una certa fretta – molto tempo non rimane
Cattolicesimo e sfide della storia. In dialogo con Asolan e Galli della Loggia
Il principio di governance è senz’altro una risorsa e una risoluzione del dilemma del potere e, se interpretato in chiave sussidiaria e non tecnocratica, può senz’altro trasformare le vecchie e antiquate “istituzioni del potere ecclesiale” in istituzioni di servizio della comunità, come ben auspica anche don Asolan nel suo prezioso intervento
Una replica a Ernesto Galli della Loggia: Chiesa, borghesia e democrazia
Il contributo dei cattolici, ispirato alla Rerum novarum e alle successive encicliche sociali, ha continuato, con alterne fortune, ad arricchire innanzitutto il ventaglio delle culture politiche in Italia e in Europa