La diaspora politica dei cattolici e l’agguato dei “cattoconsulenti”

Il “cattoconsulente” è convinto che manchino sempre le condizioni perché l’esperienza dei cattolici possa trovare una ricomposizione e, in nome di tale impossibilità quasi metafisica, si autopropone per rappresentare quel mondo in forza della sua ostentata competenza, apertura mentale e, ça va sans dire, dei buoni rapporti che quotidianamente intesse con le gerarchie

Interrogativi sulla scomparsa dell’intellighenzia cattolica dalla scena politica italiana

C’è un mondo cattolico sano, generoso e responsabile – si pensi alla Caritas, alla Sant’Egidio, alla San Vincenzo, al Banco alimentare, alle varie organizzazioni di volontariato – senza del quale il nostro paese collasserebbe e che è sostanzialmente e irresponsabilmente escluso dal sistema dell’informazione. Chi rappresenta questo mondo fatto di scuole cattoliche, di oratori e di tutti i servizi pubblici che i cattolici quotidianamente svolgono? La truppa – sempre comunque estesa – non ha mai disertato, ma ha atteso in vano uno stato maggiore.

Cristianesimo e governance democratica

Sul “Corriere della Sera” dello scorso 2 dicembre, Ernesto Galli della Loggia ha avanzato alcune osservazioni a proposito del ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo e delle criticità che la sua azione ha incontrato in alcuni tornanti storici cruciali. Ne sono seguiti i preziosi interventi, da prospettive e con profondità diverse, di Paolo Asolan, Maurizio Serio e Markus Krienke, che sono stati ospitati sul sito del Centro studi Tocqueville-Acton.

Protagonisti non sudditi. il ruolo dei laici di fronte al rischio dell’irrilevanza del Cristianesimo

Partiamo intanto dall’idea che non c’è assolutamente nulla di grave nel fatto che la Chiesa o i preti non siano stati definiti “assolutamente rilevanti” o “indispensabili”. Esattamente ciò è stato chiamato da Galli della Loggia «crisi gravissima» e Forte lo accetta con preoccupante tranquillità. Invece la Chiesa dovrebbe trovare un modo per gestire questa nuova situazione e per riproporre l’autenticità della fede nella società, e anche con una certa fretta – molto tempo non rimane

Cattolicesimo e sfide della storia. In dialogo con Asolan e Galli della Loggia

Il principio di governance è senz’altro una risorsa e una risoluzione del dilemma del potere e, se interpretato in chiave sussidiaria e non tecnocratica, può senz’altro trasformare le vecchie e antiquate “istituzioni del potere ecclesiale” in istituzioni di servizio della comunità, come ben auspica anche don Asolan nel suo prezioso intervento