Il “cattoconsulente” è convinto che manchino sempre le condizioni perché l’esperienza dei cattolici possa trovare una ricomposizione e, in nome di tale impossibilità quasi metafisica, si autopropone per rappresentare quel mondo in forza della sua ostentata competenza, apertura mentale e, ça va sans dire, dei buoni rapporti che quotidianamente intesse con le gerarchie
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Interrogativi sulla scomparsa dell’intellighenzia cattolica dalla scena politica italiana
C’è un mondo cattolico sano, generoso e responsabile – si pensi alla Caritas, alla Sant’Egidio, alla San Vincenzo, al Banco alimentare, alle varie organizzazioni di volontariato – senza del quale il nostro paese collasserebbe e che è sostanzialmente e irresponsabilmente escluso dal sistema dell’informazione. Chi rappresenta questo mondo fatto di scuole cattoliche, di oratori e di tutti i servizi pubblici che i cattolici quotidianamente svolgono? La truppa – sempre comunque estesa – non ha mai disertato, ma ha atteso in vano uno stato maggiore.
Il problema politico dei cattolici oltre il “ruinismo”
Flavio Felice, Fabio G. Angelini Questa estate, con l’articolo “La questione cattolica, una centralità da ritrovare”, apparso sul Corriere della sera lo scorso 18 agosto, è stato Andrea Riccardi – accademico, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e già ministro nel governo Monti – a farsi carico della “questione cattolica” nel pieno di una campagna elettorale…