The knot of public decision-making processes in the management of the EU Recovery Fund

Come recentemente evidenziato dal “Financial Times”, il punto nodale dell’impiego delle risorse del Recovery Fund da parte dell’Italia, su cui il Governo Draghi dovrà segnare una netta discontinuità con il passato, è rappresentato – per usare le parole di Lucrezia Reichlin – dalla «incapacità strutturale dell’Italia di spendere denaro, che dipende dalla capacità del settore pubblico di prendere decisioni, porre in essere processi trasparenti ed effettuare audit‎». Il corretto utilizzo delle risorse a disposizione (il cosiddetto “debito buono”) dipenderà dal grado di efficienza dei processi decisionali che a monte e a valle determineranno le relative scelte di impiego.

Cristianesimo e governance democratica

Sul “Corriere della Sera” dello scorso 2 dicembre, Ernesto Galli della Loggia ha avanzato alcune osservazioni a proposito del ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo e delle criticità che la sua azione ha incontrato in alcuni tornanti storici cruciali. Ne sono seguiti i preziosi interventi, da prospettive e con profondità diverse, di Paolo Asolan, Maurizio Serio e Markus Krienke, che sono stati ospitati sul sito del Centro studi Tocqueville-Acton.