“Lettera 150”, 18 maggio 2025 È grande l’interesse in tutto il mondo per l’elezione del nuovo Papa. Alcuni hanno evidenziato come, con l’arrivo di Papa Leone XIV, l’enfasi sui temi sociali potrebbe subire un ridimensionamento rispetto al Magistero di Papa Francesco, a vantaggio di questioni più squisitamente religiose. Ebbene, mi sembra che le prime esternazioni…
Categoria: Pace
Il costruttore di ponti tra Nord-Sud e tra i due occidenti
Flavio Felice “Il Sole 24 Ore”, 10 maggio 2025 «Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente». Con queste parole, Papa Leone XIV si è presentato al mondo, impartendo la sua prima benedizione Urbi et Orbi. È…
La via istituzionale come governo della pace
Affinché si possa immaginare un governo della pace che non si riduca alla gestione ordinaria delle fasi di non belligeranza: il governo dei conflitti, cercando di assecondare ora la pretesa egemonica dell’uno ora quella dell’altro, bisognerebbe evitare, come scriveva Luigi Sturzo già nel 1928, «di fissare lo Stato moderno come colonne d’Ercole dell’organizzazione politica»
Röpke: se vuoi la pace prepara le istituzioni
Il ripensamento della logica del potere assoluto, il rifiuto radicale della ragion di Stato e della doppia morale hanno condotto Röpke a soluzioni istituzionali che guardano a forme progressive di federalismo
Dalla pace alla guerra
Spogliata del suo carattere naturale, la guerra viene ricondotta a ciò che concretamente è: la negazione dell’essere e, per il cristiano, la vanificazione della creazione
Cotta e l’antropologia del conflitto: in principio c’era la pace
La tesi alla quale giunge Sergio Cotta è che la pace possa essere considerata la “condizione dell’esserci dell’io” e che sia ontologicamente originaria dal momento che senza di essa “non vi sarebbe nessuna forma di vita, non vi sarebbe nulla”
L’ordine mondiale chiede la libertà dell’uomo
Rifuggire da soluzioni palesemente inadeguate è la sfida che abbiamo davanti. Anzitutto, come esorta Papa Francesco, per non farci «rubare la speranza», ma anche per evitare che siano proprio le proposte sganciate dal dato storico a «frammentare» il tempo e la sua dimensione processuale; una dimensione che, come ci ricorda Sturzo, necessita di una continua opera riformatrice.
La comunità internazionale e il “governo della pace”
Il “governo della pace” necessita di un deciso ripensamento della nozione di sovranità e il riconoscimento che il potere, affinché sia legittimo, è opportuno che sia distribuito, affinché nessuno possa rappresentare una minaccia per gli altri
