L’umanesimo “borghese” di Albertano da Brescia

Flavio Felice

“Osservatore Romano”, 7 settembre 2023

Brescia è, insieme a Bergamo, capitale italiana della cultura per l’anno 2023. La scelta di queste due città deriva dal fatto che entrambe sono state particolarmente colpite dalla violenza pandemica. La “scelta culturale” diventa allora un mezzo per indicare che di fronte alle sfide del nostro tempo, anche quelle più tragiche, la cultura ha un ruolo decisivo. La cultura può dare un quadro di lettura di ciò che è stato e offrire possibili percorsi per il futuro, anche riflettendo sul contributo di alcuni padri nobili che si sono distinti per la pratica di quelle virtù che caratterizzano l’ideale civile e repubblicano della vita comunale.

In tale processo che pone in relazione il passato con il futuro, avendo come bussola l’ideale popolare e liberale, che considera la società civile il centro nevralgico della vita della città e l’argine critico alle tentazioni onnivore di chi detiene il potere politico, abbiamo pensato di presentare la figura di un illustre bresciano, vissuto nel XII secolo, considerato uno dei padri della nozione di società civile, che seppe coniugare l’impegno politico per la sua città con la riflessione teorica nel campo del diritto, della teologia, della pedagogia e dell’economia. Si tratta di Albertano da Brescia, giureconsulto, nato nel 1195 e morto intorno al 1270 (la data è incerta). Sfortunatamente le notizie sulla sua vita sono scarne ed appena accennate dallo stesso Albertano nei prologhi e negli explicit dei suoi trattati.

La formazione di Albertano si svolse principalmente a Bologna e fu sicuramente poliedrica, si sa che studiò diritto, grammatica, dialettica, retorica e teologia. Le conoscenze teologiche risultano evidenti tanto dai trattati morali e dai dialoghi quanto dai sermoni.

Albertano ha fatto emergere il sentimento di un’epoca tutt’altro che omogenea, di una cultura disposta a cogliere le sfide della modernità e di una visione del mondo consapevole della complessità della realtà umana. I suoi consigli, le massime, gli ammonimenti e i precetti da lui dispensati sono sostenuti sul piano concreto di un’attenta analisi situazionale che tiene conto di un domestico e borghese moralismo pedagogico. L’efficacia di tale metodo risiede nella possibilità di cogliere con maggiore realismo i caratteri rilevanti della situazione problematica per la soluzione della quale si suppone che sia razionale e virtuoso adottare i mezzi più adeguati in vista del fine prescelto: è questo il senso della prasseologia. Il pedagogismo borghese e domestico emerge decisamente dal trattato più famoso di Albertano: il Liber Consolationis et Consilii.

Albertano è figura emblematica di un’epoca di passioni politiche e culturali. Fu un autentico protagonista negli anni della Seconda Lega, manifestando con la sua stessa vita i valori civili della pace, della concordia e dell’armonia; nel 1238 venne fatto prigioniero dalle armate di Federico II e tradotto nel carcere di Cremona.

Albertano, con la sua opera, rappresenta un’idea di uomo a tutto tondo che si affaccia ad una certa idea di modernità, in cui abitare il civile risponde più all’idea di ordine costituente che di ordine costituito e la società è una plurarchia nella quale la società civile limita e controlla il potere politico. Il Bresciano – ci fa notare lo storico Oscar Nuccio che di Albertano è stato tra i più importanti studiosi al mondo – è sicuramente una figura di cerniera tra il passato ed il presente, tra classicismo e cristianesimo. Albertano riesce ad armonizzare i diritti ed i doveri delle persone, proponendo un ideale di rinnovamento sociale che tenga insieme giustizia e libertà. Albertano, scrive Nuccio, «non è soltanto nobilissima voce del Medio Evo che ha riscoperto l’uomo naturale, ancor prima dell’età dell’anglo-olandese Bernard de Mendeville e dello scozzese Adam Smith, ma pure uno dei molti intelligenti e forti spiriti della rinata Italia che dopo il Mille trasforma i fattori politici ed economici in “forze morali” ed al mondo elargisce la “nuova civiltà” umanistica».

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.