Ritorna la Scuola per le aree interne del Sud

Flavio Felice

Un versione ridotta è stata pubblicata su “Avvenire” del 27 giugno 2025

Dal 14 al 19 luglio si terrà la IV edizione della Scuola Estiva di Montenerodomo in provincia di Chieti, alle pendici del maestoso massiccio della Maiella, all’interno del Parco archeologico di Iuvanum. La Scuola, il cui motto: “Non Nobis Solum Nati Sumus” (Non siamo nati per noi stessi), che campeggia all’ingresso del borgo antico di Gessopalena, affronterà alcuni dei temi fondamentali che interessano l’identità, la memoria, la coesione, lo sviluppo e la cultura delle aree interne del Mezzogiorno. Tali aree, per una settimana, accoglieranno studenti provenienti dall’Università di Napoli Federico II, del Molise, di Chieti-Pescara, di Teramo e dell’Aquila, oltre ai docenti provenienti dagli atenei di tutt’Italia.

La Scuola è organizzata dal Comune di Montenerodomo, in collaborazione con il Parco Letterario “Benedetto Croce e l’Abruzzo” e il “Centro Studi per il Mezzogiorno Giuseppe de Thomasis”, con il coordinamento organizzativo di Angelo Piccoli, Marcella Leombruni e di Pasquale D’Alberto.

Come scrive Lucio D’Orazio, in un suo recente libro dedicato al giurista abruzzese, intitolato Giuseppe de Thomasis nell’esperienza giuridica e politica del suo tempo (1767-1830), (Jovene, 2025), che verrà presentato il 15 luglio nel corso della seconda giornata: «Il Sud e le aree interne non sono stati sempre arretrati o al traino del Nord o della costa o delle grandi aree urbane, come la vita del grande giurista abruzzese, nato a Montenero quasi 260 anni fa, dimostra. C’è stato un tempo in cui il Sud e le aree interne sono stati in prima fila nella battaglia per la modernità del Mezzogiorno d’Italia, in prima fila nel pensiero e nelle proposte per lo sviluppo e il progresso dell’intera comunità nazionale. Quel tempo può tornare ancora, dipende anche da ognuno di noi».

La figura di de Thomasis, allievo di Gaetano Filangeri, dunque figlio di quella tradizione che chiamiamo “economia civile”, Commissario ripartitore dei beni feudali e demaniali per l’Abruzzo, il quale contribuì in tal modo a decretare l’eversione della feudalità, esprime una significativa testimonianza di opera riformatrice, che vide protagonista un giovane proveniente dalla periferia del Regno e formatosi nel cuore dell’Illuminismo napoletano.

Come scrivevamo poc’anzi, la Scuola si articola in diversi momenti, abbiamo quelli dedicati all’identità e alla memoria, durante i quali si affronteranno i temi relativi alla storia del territorio, offrendo un’analisi del contributo di figure come de Thomasis e Benedetto Croce, anch’egli originario di Montenerodomo, e la vicenda che vide la nascita della Brigata Maiella, la formazione partigiana decorata con medaglia d’oro al valor militare alla bandiera, che partecipò alla liberazione dell’Abruzzo, delle Marche, dell’Emilia-Romagna e del Veneto; a questi momenti interverranno Riccardo Nencini, Lucio D’Orazio, Aurelio Manzi, Remo Rapino, Rita Crisanti, Armando Vittoria e il sottoscritto.

Seguiranno i momenti dedicati alla coesione e allo sviluppo, durante i quali gli studenti e i docenti si recheranno negli stabilimenti della Sevel (Stellantis), per incontrare i lavoratori e i rappresentanti sindacali, insieme ad altri responsabili del territorio, e faranno visita al paese di Pescocostanzo, posto nel cuore del Parco della Maiella, per discutere con Eleonora De Falcis e Alberto Gambescia, insieme ai rappresenti del mondo della politica e della società civile, i temi relativi all’ambiente, allo sviluppo e al turismo nelle aree interne.

Particolarmente significativi saranno anche i momenti dedicati alla letteratura e alla narrazione, con la visita al Parco archeologico di Iuvanum, insieme a Patrizia Staffilani e Francesca Passalacqua, al quale eseguiranno l’incontro con Massimiliano Pepe, sul progetto triennale Iuvanum, la presentazione dell’opera di Pietro Di Donato: Cristo tra i muratori, a cura di Francesca D’Alfonso e del progetto ITALEA (Turismo delle radici), a cura di Ivan Serafini, e infine la Notte delle stelle a Iuvanum, a cura dell’INAF Osservatorio Astronomico d’Abruzzo.

La Scuola terminerà con la consegna degli attestati, la presentazione del Centro studi Giuseppe de Thomasis e della Rivista “Commons & Community”, diretta da Armando Vittoria, e con la presentazione del volume Il sogno di Morelli di Antonio Carlucci, insieme a Costanza Cavaliere e Pasquale D’Alberto.

Sin dalla prima edizione del 2022, la Scuola ha intrapreso un percorso estremamente originale, partendo dalla storia del territorio, dai suoi interpreti, persone in carne e ossa che hanno incarnato le reali istanze delle donne e degli uomini che hanno animato la vita di quella terra. L’auspicio è che dall’interesse per figure come quella di Giuseppe De Thomasis e per le tematiche oggetto della Scuola, possa emergere una classe dirigente del e per il Meridione che sappia rimboccarsi le maniche e mostrare come alla base del sottosviluppo, delle discriminazioni e delle disuguaglianze non ci sia nulla di necessario, se non il cattivo governo e la mala gestio, padre e madre della miseria.

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