Capire il populismo americano con Christopher Lasch

Flavio Felice “Avvenire”, 3 luglio 2025 «Ma se devo essere etichettato, preferirei essere chiamato populista. […] È, prima di tutto, un modo utile per criticare le pretese del progresso e anche un modo per mettere in rilievo alcuni valori che mi stanno a cuore: il senso del limite, il rispetto per le realizzazioni e le…

La deglobalizzazione e la fine del mondo unipolare

La consunzione di tale ordine internazionale spinge Capozzi ad immaginare una nuova sistemazione fondata su differenti “spartiacque divisivi”, accomunati dal ridimensionamento dell’Occidente e dall’emergere di culture che, sebbene nascano dal ventre occidentale, si contraddistinguono per una radicale critica alla sua cultura tradizionale